I tentativi degli Stati Uniti di prevenire una più ampia guerra in Medio Oriente

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I più importanti diplomatici americani stanno convergendo sul Medio Oriente mentre fanno pressione a tutto campo per evitare che la guerra nella Striscia di Gaza scateni un conflitto regionale più ampio e destabilizzante. Il presidente Biden ha inviato il segretario di Stato Antony Blinken e uno dei suoi più fidati consiglieri della Casa Bianca in Medio Oriente nel mezzo di un’ondata di attacchi in tutta la regione che hanno aumentato i rischi che eventuali passi falsi scatenino una conflagrazione più ampia e imprevedibile. I militanti sostenuti dall’Iran in tutta la regione hanno reagito alla campagna a Gaza con attacchi quasi quotidiani contro Israele dal Libano, dozzine di attacchi contro le forze statunitensi in Iraq e Siria e assalti a navi commerciali nel Mar Rosso da parte dei combattenti Houthi nello Yemen. I gruppi hanno promesso di continuare i loro attacchi finché Israele non porrà fine alla sua guerra a Gaza. L’Iran ha spostato una nave da guerra nel Mar Rosso, dove nelle ultime settimane le forze americane hanno abbattuto dozzine di droni e missili Houthi. Mercoledì, gli Stati Uniti e 12 alleati chiave hanno lanciato un ultimatum ai combattenti Houthi nello Yemen affinché fermino i loro attacchi o affrontino gravi conseguenze. Nel frattempo, due esplosioni gemelle in Iran mercoledì hanno ucciso oltre 80 persone presso un memoriale per un comandante iraniano ucciso in un attacco statunitense del 2020, ma non vi è stata alcuna ritorsione nelle 24 ore prima che lo Stato islamico rivendicasse la responsabilità dell’attacco.