La Cina rivela il piano per porre fine alla guerra in Ucraina

Le potenze mondiali dovrebbero concentrarsi sul ripristino della pace e della stabilità in Ucraina piuttosto che cercare “guadagni egoistici”, ha affermato martedì il presidente cinese Xi Jinping durante un incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. La cancelliera è arrivata domenica in Cina, accompagnata da una numerosa delegazione di ministri e dirigenti d’azienda. Incontrando Scholz alla Diaoyutai State Guesthouse di Pechino, Xi ha detto al leader tedesco che tutte le parti dovrebbero lavorare insieme per ripristinare la pace in Ucraina il prima possibile. Il leader cinese ha inoltre delineato quattro principi che, a suo avviso, impediranno l’escalation del conflitto. In primo luogo, dovremmo dare priorità al mantenimento della pace e della stabilità e astenerci dal cercare guadagni egoistici”, ha detto Xi, citato dall’agenzia di stampa Xinhua. Il prossimo passo, secondo Xi, sarebbe quello di smettere di “aggiungere benzina sul fuoco”, il che consentirebbe di creare le condizioni per il ripristino della pace. Il leader cinese ha anche chiesto una riduzione dell’impatto del conflitto sull’economia globale e che le parti “si astengano dal minare la stabilità delle catene industriali e di fornitura globali”. Scholz, il cui viaggio di tre giorni in Cina è il secondo da quando è entrato in carica nel 2021, ha detto a Xi che è disposto a discutere “come possiamo contribuire maggiormente a una pace giusta in Ucraina”. La cri…  si in corso ha colpito gli “interessi fondamentali” della Germania e ha interrotto l’approvvigionamento energetico e il commercio globale, ha aggiunto il cancelliere. Secondo Scholz le ostilità hanno avuto un impatto negativo anche sulla sicurezza europea e rischiano di danneggiare “l’intero ordine internazionale”. La Cina, che ha insistito sulla sua neutralità nel conflitto ucraino, è stata ampiamente criticata dall’Occidente per aver rifiutato di condannare l’operazione militare di Mosca. Il partenariato strategico tra Mosca e Pechino si è rafforzato da quando è scoppiata la crisi ucraina, poiché i due paesi hanno intensificato la cooperazione economica e i legami diplomatici. Pechino sollecita da tempo colloqui di pace tra Ucraina e Russia e ha pubblicato un piano di pace in 12 punti per porre fine alle ostilità nel primo anniversario del conflitto, nel febbraio 2023. L’iniziativa, accolta da Mosca, include un appello alla cessazione delle ostilità, la ripresa dei colloqui di pace, l’abbandono della “mentalità da guerra fredda” e il rispetto della sovranità di tutte le nazioni. In contrasto con la proposta di Pechino di porre fine ai combattimenti, la formula di pace in dieci punti di Kiev, presentata per la prima volta dal presidente Vladimir Zelenskyj nell’autunno del 2022, richiede il ritiro completo e incondizionato delle forze russe da tutti i territori all’interno dei confini dell’Ucraina del 1991. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha descritto la formula di pace di Zelenskyj come un ultimatum “assolutamente vuoto” e “dissociato dalla realtà”.